SPECIALI marzo 2001

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3ds max 4
discretamente in 3D

Con la nuova release di 3D Studio Max, Discreet conferma il proprio impegno di offrire una linea completa di prodotti per qualsiasi esigenza di post-produzione

Sono passati dieci anni dal debutto della prima versione Dos di 3D Studio e questo software di animazione 3D ne ha fatta parecchia di strada, trasformandosi da quello che un tempo era considerato poco più che un complemento del più classico fra i programmi di Cad in uno strumento perfettamente adatto alla creazione di effetti per le post-produzioni video e cinematografiche.

Con 140.000 licenze installate, 3D Studio Max è uno dei pacchetti di modellazione e animazione tridimensionale più diffusi in tutto il mondo. La sua relativa economicità ha consentito a molti giovani armati di un semplice personal computer di avvicinarsi al mondo della grafica 3D di alto livello, fino a qualche anno fa dominio esclusivo dalle workstation Silicon Graphics. Proprio la scelta di fare un prodotto destinato alla più diffusa piattaforma Windows alla fine si è dimostrata vincente e l'altro elemento che ha determinato il successo di 3D Studio è stata la sua architettura aperta, che ha consentito a una miriade di piccole software house, al momento circa 300, di sviluppare moduli aggiuntivi per aggiungere nuove funzionalità al prodotto. Numerose innovazioni che ora si ritrovano in tutti i software 3D hanno visto la luce proprio sotto forma di plug-in per questo programma.

La svolta epocale per 3D Studio Max è avvenuta in occasione del rilascio della prima versione di Character Studio, uno dei più potenti strumenti per l'animazione di personaggi sintetici oggi disponibile, che ha attratto l'attenzione anche di quanti avevano sempre guardato con sufficienza a questo prodotto e ha aperto nuovi spazi, primo fra tutti quello della produzione di videogiochi, ma non solo. 3D Studio Max è anche stato uno dei primi pacchetti a introdurre il render distribuito senza costi aggiuntivi, permettendo così di portare a termine, in tempi ragionevoli, progetti complessi che avrebbero altrimenti richiesto notevoli investimenti solo per l'acquisto delle licenze necessarie.

Tante novità, a cominciare dal nome

Con la nuova versione, Discreet ha deciso di cambiare lo storico nome del pacchetto in 3ds max, non solo per motivi di maggiore uniformità con i nomi degli altri prodotti, ma soprattutto per sottolinearne la perfetta integrazione con essi, in particolare con il nuovo software combustion. Una delle nuove funzionalità di 3ds max è infatti la possibilità di effettuare il render su livelli separati, che possono poi essere modificati in combustion, controllando elementi quali la specularità delle superfici piuttosto che il colore delle ombre, molto più di quanto si possa fare con una semplice correzione dei colori, che avrebbe effetto sull'intera scena.

Il formato di salvataggio RPF (Rich Pixel Format) consente poi, sempre con combustion, di realizzare complessi effetti di compositing nello spazio tridimensionale, impossibili da realizzare con altri prodotti simili. Viceversa, con il modulo di paint di combustion si possono modificare e animare le texture utilizzate in 3ds max per il rivestimento dei modelli: in pratica, è come avere a disposizione un vero e proprio programma di paint 3D.

Migliorate poi sensibilmente le possibilità di interazione, a cominciare dal ridimensionamento istantaneo di qualsiasi vista e dalla visualizzazione di menù contestuali nella posizione del mouse. In ogni fase del lavoro è possibile controllare immediatamente il risultato con una qualità foto realistica, senza dover elaborare tutti gli elementi della scena, visualizzando anche l'effetto di mosso associato ai movimenti più rapidi o la sfocatura causata dalla ridotta profondità di campo dell'obbiettivo della telecamera virtuale. Anche gli effetti basati sulle particelle possono essere visualizzati allo stesso modo, rispettando i valori di trasparenza e consentendo così una più rapida messa a punto delle animazioni. Tutto ciò elimina la necessità di effettuare ogni volta il render dell'intera scena per verificare cosa si sta facendo.

Non solo pelle e ossa

Character Studio continua ad esistere come prodotto a sé stante, e la novità principale è in questo caso la possibilità di gestire l'animazione di gruppi di modelli, ma molte delle funzionalità specifiche di questo programma sono state integrate in 3ds max che, grazie anche alle Shaded Bones (letteralmente ossa ombreggiate) stabilisce un nuovo punto di riferimento con cui dovranno confrontarsi gli altri sviluppatori di software 3D. Gli scheletri schematici normalmente utilizzati per gestire l'animazione dei personaggi virtuali acquistano volume, per cui è molto più semplice definire i vincoli che possono limitarne i movimenti. Inoltre, anche le deformazioni della pelle che riveste lo scheletro, il modello vero e proprio, possono essere controllate più facilmente, consentendo di ottenere risultati molto realistici in tempi estremamente ridotti.

La creazione dei vestiti dei personaggi è poi resa possibile da un semplice modulo per la gestione della dinamica dei corpi deformabili, integrato anch'esso nel programma. A ciascun modello può essere associato un numero qualsiasi di manipolatori che, grazie a semplici elementi grafici, facilitano notevolmente la successiva fase di creazione dell'animazione; per esempio, è possibile assegnare un manipolatore a ciascuna delle dita di una mano, per cui sono poi sufficienti pochi comandi per ottenere tutte le posizioni possibili.

Come con le precedenti versioni, per il render finale delle scene ci si può servire di un numero praticamente illimitato di personal computer collegati in rete, senza che sia necessario acquistare alcuna licenza supplementare. 3ds max 4 supporta anche moduli di render esterni, compresi Renderman o mental ray, i due standard per le produzioni di più alto livello.

Industria del 3D


Per la presentazione alla stampa europea di 3ds max 4, Discreet ha scelto la sede parigina della casa di produzione e post-produzione Ex Machina, una delle più importanti realtà europee operanti nel settore del 3D. Fondata nel 1989 dalla fusione tra Thomson Digital Image e Sogitec, la società francese è presente anche sul mercato asiatico con una filiale a Tokio, operativa dal 1995, e ha un organico complessivo di 170 persone, 80 delle quali si occupano in modo specifico di grafica tridimensionale.

Ex Machina è una delle poche aziende in grado di gestire internamente il ciclo completo di produzione, dallo sviluppo delle pellicole al riversamento su nastro video o pellicola, fino al formato 70 mm con 15 perforazioni, passando per le varie fasi di post-produzione, naturalmente tutte rigorosamente in digitale. Una delle specialità della casa è la produzione di film in 3D per parchi tematici o di divertimenti, ma Ex Machina è particolarmente attiva anche nella produzione di spot televisivi, effetti speciali per il cinema e videogiochi.

Discreet è in Italia per il broadcast con Videoprogetti srl a Roma e Milano.
Telefono 0661522242 0229404183. Fax 0661522243 - 0229409605.

www.discreet.com


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