NEWS 10 giugno 2000

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Indice delle notizie------------------Resoconto dal NAB


Novità Mediaset
Nuovo assetto per Mediaset. Uno dei due amministratori delegati, Carlotti, ha lasciato il gruppo vittima sacrificale di un regolamento dei conti interno all’azienda che ha visto prevalere la vecchia guardia di manager riuniti attorno a Fedele Confalonieri. Questi detiene tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, mentre l’erede Piersilvio Berlusconi è stato nominato Vicepresidente, carica appositamente istituita. Egli è anche a capo di RTI, la divisione produttiva delle tre reti televisive. Giuliano Adreani, il dioscuro risultato vincente ai danni di Carlotti, è stato contestualmente nominato consigliere delegato con responsabilità del coordinamento della gestione italiana al fine di realizzare le “indispensabili sinergie e integrazioni fra le società RTI e Publitalia 80”, il gran polmone pubblicitario del gruppo Mediaset nonché prima concessionaria d’Europa. La prima uscita pubblica di Adreani rafforzato nei poteri è stata lunedì 8 maggio al teatro Manzoni di Milano in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi in comunicazione e marketing, progetto di formazione post-laurea organizzato da Publitalia e giunto alla sua undicesima edizione. La cerimonia è stata l’occasione per un convegno sul ruolo dell’informazione nell’era di Internet, presenti Mentana, Lerner, Ugo Volli, il regista Vacis e Paolo Graldi del Messaggero. “Da Omero a Internet”, il tema della prolusione di Vacis, niente di meno. Pessimista Lerner sul giornalismo tradizionale destinato a soccombere sotto la spinta tecnologica: “auguri a quelli che ci licenzieranno!”, così ha salutato i rampanti neo-diplomati Mediaset. Più roseo il futuro per Mentana: “ci sarà sempre bisogno, anche nell’era di Internet, della mediazione dell’operatore dell’informazione, colui che organizza lo sguardo del pubblico”. Opinione in sostanza condivisa da Volli, intellettuale dalla fluente chioma candida invitato come voce critica in sostituzione di Umberto Galimberti, il filosofo che nella precedente edizione dei diplomi Publitalia aveva (con piena ragione o comunque con forti ragioni) illustrato tutta la piattezza antropologica dell’homo mediaticus, l’individuo-massa contemporaneo che fa esperienza del mondo soltanto attraverso il video: un tipo d’uomo “informato”, cioè inesorabilmente mutato, dalle dinamiche spesso perverse di un sistema dei media che consuma se stesso. “Chi crede di navigare in Rete e informarsi da sè è un illuso. Sono Proci e li batteremo”, ha chiosato pimpante Mentana. L’allusione era omerica, appunto. Complimenti, comunque, sia a lui sia a Lerner, sapidi e abili navigatori nei mari procellosi delle notizie e delle carriere.

Cecchi Gori e SDS fuori dalla pay tv
Sia Telemontecarlo sia SDS sono usciti dal capitale di Stream. La notizia è stata data il 20 aprile, ma era nell’aria da alcuni mesi e girava con insistenza dal momento che i soci forti della piattaforma digitale, Murdoch e Telecom, avevano deciso un maxi-aumento di capitale da 500 a 940 miliardi per sostenere la politica di rilancio e di recupero rispetto alla robusta concorrenza di Tele+/D+. Sia Cecchi Gori sia i dirigenti delle 4 squadre di calcio riunite nella Società dei Diritti Sportivi hanno preso la palla al balzo vendendo le proprie quote (rispettivamente il 18% e il 12% del capitale ante aumento) proprio a Colannino e Murdoch, e in modo paritetico. L’editore fiorentino si concentrerà così sui problemi del proprio gruppo cinematografico e televisivo alle prese con l’obbligo di un difficile risanamento dei conti in vista della desiderata quotazione in Borsa. I team calcistici (Lazio, Fiorentina, Roma e Parma) rimarranno come partner commerciali di Stream per lo sfruttamento dei diritti relativi alle partite disputate in casa. Per Stream, inoltre, Cecchi Gori produce dal 1° di aprile tre nuovi canali Premium: due di cinema e uno di sport. Intanto nel laboratorio di via Salaria a Roma ferve il lavoro di Minoli, nuovo direttore di prodotto Stream. Già lanciati nove nuovi canali, si parla di nuove iniziative come un canale sulla storia del XX secolo, uno sulla cultura e le tradizioni del Mediterraneo e diversi canali interattivi. Mezzo milione, o poco meno, sono gli italiani che hanno sottoscritto abbonamento. Ancora un miraggio il break even.

Presentata RaiCinema
E’ stata presentata il 12 maggio a Cannes, in occasione del Festival del Cinema, RaiCinema, società Rai dedicata alla produzione di opere cinematografiche. La presiede il regista Giuliano Montaldo. Amministratore delegato Giancarlo Leone.

Berlino pronto il nuovo centro Sony
Inaugurato a giugno il nuovo centro della Sony su Potsdamer Platz, la monumentale piazza simbolo della ritrovata capitale della Germania unita. Progettato dagli architetti Murphy e Jahn di Chiacago con il contributo di Ove Arup, il centro si compone di sette edifici distribuiti su ben 132.500 mq a disegna una pianta triangolare. Nel complesso troverà ospitalità la sede europea della Sony, oltre a uffici di rappresentanza, otto sale cinematografiche per un totale di 2.800 posti disponibili, il museo del cinema con la mediateca tedesca, alberghi, caffè, ristoranti e centri commerciali.

La storia nei film industriali
Il 4 maggio a Castellanza c’è stato il primo appuntamento con “Le giornate del cinema industriale”, un ciclo di manifestazioni promosso dall’Archivio del cinema e della comunicazione d’impresa che ha sede presso la Libera Università Cattaneo, la nuova Bocconi costruita dalla Confindustria in provincia di Varese. A rompere il ghiaccio è stato il film “La storia della Fiat attraverso le immagini”, un documento di cento anni di storia tratto dagli archivi della più grande impresa italiana. Proprio la Fiat ha profuso un grande impegno nel recupero dei materiali audiovisivi interni, che oggi comprendono 1500 tra film su pellicola e video. L’Archivio di Castellanza si prefigge di presentare al pubblico, in particolare agli studenti, le immagini più significative custodite nelle teche delle aziende italiane.

Publikompass per Stream
Sarà Publikompass la concessionaria di pubblicità di Stream. L’accordo, ancora ufficioso, prevede il ritorno a una formula contrattuale ormai considerata arcaica: quella del minimo garantito. Non poche sono le voci levatesi contro l’intesa. All’unanimità hanno reagito male tutte le concessionarie concorrenti, dalla Sipra alla Manzoni, da PRS a Area Nord. Publikompass, attraverso il suo amministratore delegato Vittorio Ravà, si difende: “non si tratta di un minimo garantito, ma di un’anticipazione che dà garanzia di introito all’editore. Un’apposita fidejussione bancaria assicura una somma corrispondente a meno della metà del fatturato lordo”. La stima di incasso è di 23 miliardi, i miliardi versati sono 8. Publikompass fa capo al gruppo Fiat. Stream è la seconda piattaforma per la pay tv digitale operante sul mercato italiano: la controllano Telecom e Murdoch.

Giro d’Italia per D+
E’ partito il 26 maggio il lungo giro d’Italia di D+, la piattaforma digitale di Tele+. L’obiettivo dei dirigenti e dei partner editoriali e tecnologici è quello di mostrare ai 12.000 distributori sparsi per la penisola lo stato dell’arte dell’offerta con particolare attenzione ai nuovi servizi interattivi per l’abbonato. Iniziato a Salsomaggiore, Il road show si concluderà a fine giugno a Milano.

La nuova tv si associa
Dal settembre 1998 è iniziata l’esperienza di ACTI, l’associazione dei canali tematici italiani: una sorta di sindacato della tv da satellite che attualmente riunisce 21 emittenti. L’obiettivo è quello di sostenere la specificità dei canali tematici italiani in un contesto del mercato in continua evoluzione. Tradotto vuol dire: difendere gli interessi delle nuove aziende di broadcasting televisivo che stanno nascendo, portare a casa leggi favorevoli alla crescita del mercato, restare al passo con gli altri paesi europei in quanto a innovazione tecnologica. Presidente è Giusto Toni, responsabile di Multithematique Italia. Suo vice è Valter La Tona, fondatore con Giancarlo Innocenzi di Sitcom. Non ci sono iscritti per ora tra i canali della piattaforma Stream. Dal 1° di aprile è attivo il sito: www.actitv.it. L’aasociazione ha sede a Roma in viale Galbani 87/89. Tel. 06/82073260, Fax 06/82073280.

Rossi testimonial transfuga
Il comico Paolo Rossi ha deciso di cambiare casacca, cioé azienda a cui fare pubblicità. Non ci sarebbe vera notizia se il cambio non fosse avvenuto in favore della diretta concorrente. Già, perché Rossi è stato protagonista della campagna abbonati di Stream e dal 4 maggio invece fa da testimonial per Tele+/D+, societé leader nel mercato italiano della pay tv alla quale, peraltro, Rossi è stato sempre, almeno a sentir lui, esclusivamente abbonato. Il colpo basso è stato messo a segno dall’agenzia Concato & Partner di Milano.

I tg Mediaset on line
L’informazione dei canali Mediaset ha fatto il suo ingresso in rete. A cura del conduttore e vicedirettore del Tg5 Emilio Carelli, confluiscono sul sito aziendale www.Mediasetonline.com i tradizionali contenuti dei notiziari, corredati da documenti scritti, fruibili in modo disaggregato, linkati per omogeneità di temi. Anche i servizi di archivio sono accessibili attraverso una selezione per argomento. Nei prossimi mesi dovrebbero partire le prime forme di dialogo e interattività con il pubblico.

AGB da esportazione
Il gruppo AGB misurerà dal 2002 al 2006 gli scolti della televisione in Gran Bretagna. E’ l’ultima vittoria della società di rilevazione presieduta da Alberto Colussi che già registra l’ascolto televisivo di 14 paesi utilizzando 25.000 meter complessivamente installati in 18.000 famiglie. La precedente gara vinta era stata in terra australiana. AGB è dal 1981 al servizio tecnico di Auditel per la misurazione degli ascolti televisivi italiani.

Radio Azzurra
Dopo la nave la radio. Questa è la nuova impresa a cui stanno lavorando gli uomini di Forza Italia per dare voce alle ragioni del partito anche attraverso il mezzo radiofonico e in prospettiva dell’appuntamento delle elezioni politiche del prossimo anno. Per ora lo staff berlusconiano non fa passare indiscrezioni, ma appare più di un flatus vocis l’intenzione di creare una nuova emittente ad azionariato diffuso tra gli iscritti e i simpatizzanti, e dal format improntato alla documentazione politica per un pubblico vicino alle idee liberali. I mesi scorsi avevano visto fallire l’ipotesi di una partecipazione nel capitale di Radio Radicale da parte di Forza Italia, obiettivo naaufragato insieme all’accordo politico tra gli Azzurri e la Lista Bonino. Anche Confalonieri, l’attuale reggente di casa Mediaset, aveva espresso alcuni mesi fa il desiderio di entrare nel mercato radiofonico “non appena le leggi ce lo consentiranno”. Rimane, infatti, almeno per ora, il piccolo inghippo di un divieto in (blanda) funzione antitrust. Ma il partito, si sa, è un’altra cosa e una radio non gli potrà essere negata. Alla faccia di quei sepolcri imbiancati che ancora invocano la regolamentazione del conflitto di interessi.

La UE finanzi le radio lo chiede Vita
“Anche il settore radiofonico dovrà essere interessato dai fondi europei in favore dello sviluppo dei vari comparti della comunicazione audiovisiva”. La richiesta è stata ufficialmente avanzata il 15 maggio, a nome del Governo italiano, dal sottosegretario al Ministero delle Telecomunicazioni Vincenzo Vita. Il cosiddetto Piano Media Plus finanzia finora solo cinema e tv dei vari paesi aderenti alla Unione Europea, trascurando la radio, una scelta che appare discriminante in particolare in un momento in cui il mezzo radiofonico è alle prese con nuove e onerose opportunità di sviluppo: web, dab, satellite. Vita ha anche chiesto che in tutti gli stati comunitari venga fissata una data unica entro cui rottamare i televisori analogici per quelli digitali.

Rds fa 100 e va a Rimini
Benché abbia perso la leadership degli ascolti tra le stazioni private, Radio Dimensione Suono ha approvato a metà maggio un bilancio1999 in forte crescita per fatturati pubblicitari. I ricavi complessivi ammontano a 100 miliardi a fronte degli 80 dell’anno precedente. Il network di Eduardo Montefusco si configura ormai come una solida azienda della comunicazione: sempre maggiore affidamento viene riposto nelle politiche di marketing che hanno un effetto moltiplicatore dell’interesse del pubblico e delle entrate, come il successo della recente intesa con Valtur ha dimostrato. Si sta scommettendo molto anche su Internet, ambito che ormai rappresenta per il mezzo radiofonico un’opportunità di ampliamento della fruibilità dei contenuti tradizionali: Rds ha dalla sua uno dei siti meglio attrezzati, oggi completamente rimodellato nella grafica e nell’offerta. Forte del consueto format che miscela frequenti notiziari e tanta musica di successo (per metà italiana e per metà straniera), l’emittente romana ha pure in progetto diverse iniziative speciali: la più importante è il trasferimento dell’intera struttura di trasmissione a Rimini per i mesi estivi. Un modo di celebrare la stagione più bella da uno dei paradisi delle vacanze di massa all’insegna del divertimento e della leggerezza.

Radio Popolare cambia strada
Da fine giugno Radio Popolare cambierà definitivamente sede trasferendosi da via Stradella a via Ollaro, a Milano. I nuovi studi sono attrezzati per la trasmissione digitale e ospitano un auditorium capace di un centinaio di ospiti: novantanove, per l’esattezza. Molto più che in passato, infatti, si punterà sul coinvolgimento diretto del pubblico. All’operazione ha contribuito una sottoscrizione tra gli ascoltatori: il famoso “mattone” di Radio Popolare. Anche MUVI, il progetto di catalogazione digitale della memoria visiva del secolo analogamente condotto con la collaborazione del pubblico, sta dando soddisfazioni. L’emittente è ad azionariato diffuso, è diretta editorialmente da Piero Scaramucci, amministrata da Sergio Serafini.

Auguri a One&One!
One&One Network ha compiuto 25 anni di vita. L’hanno festeggiata i protagonisti del mondo radiofonico e pubblicitario il 4 aprile allo spazio Trussardi di Milano aderendo all”invito del suo storico editore Angelo Borrae e alla presenza dell’intero staff dell’emittente. Nata nel marzo del 1975 come Radio Milano International, One&One è la più antica radio italiana.

La tv di Kataweb
Si chiamerà Ele-tv la nuova emittente televisiva digitale da satellite di Kataweb, la Internet Company del gruppo Espresso. Non sono ancora definiti i contorni dell’operazione, quello che è certo è che l’azienda di Caracciolo e De Benedetti intende giocare da protagonista anche la partita della tv digitale e che intende giocarla in proprio, veicolando contenuti originali e così consolidando la propria dimensione multimediale. Il gruppo edita già tre importanti radio nazionali, un vasto assortimento di quotidiani e periodici, un cospicuo pacchetto di informazione e intrattenimento in Rete. I conti del 1999 sono stati più che rosei, presto ci sarà la quotazione in Borsa di Kataweb.

Al via Alice
Sono iniziate il 24 aprile le trasmissioni di Alice, il nuovo canale televisivo digitale da satellite edito dal gruppo Sitcom e veicolato dall’Hot Bird di Eutelsat posizionato a 13° Est. Alice avrà per tema il gusto e la gola. Lo dirige Corrado Azzolini. Sitcom è un content provider indipendente che ha sede a Roma in via Tiburtina ed è amministrato dai suoi fondatori valter La Tona e Giancarlo Innocenzi. Tra le sue prossime iniziative il lancio di Leonardo, canale dedicato alle tendenze e agli stili di vita, previsto per giugno.

Tele-Inter
Prodotto da Rai Trade, dovrebbe esordire in coincidenza dell’inizio della prossima stagione calcistica Inter Channel, il canale via satellite dedicato all’universo nerazzurro. Fatte salve le dirette delle gare ufficiali, tutti gli eventi che ruotano attorno al club di Massimo Moratti troveranno ospitalità nei palinsesti: allenamenti, iniziative speciali, interviste esclusive, repliche delle gare, news, amarcord per palati fini. Il canale sarà trasmesso sulla piattaforma D+ in aggiunta opzionale al bouquet base.

La tv del Sole
Anche Il Sole 24 Ore editerà la sua tv digitale, ma non si sa ancora quando. Il canale dovrebbe essere trasmesso sulla piattaforma D+ e occuparsi di informazione economica. Al progetto stanno lavorando, tra gli altri, Matteo Cascinari in qualità di direttore generale e Giambattista Bianchi come responsabile dei programmi. Entrambi provengono da Disney Channel.

Costanzo e Benetton soci in Internet
Maurizio Costanzo si è lanciato in una nuova impresa insieme al giovane Alessandro Benetton. I due hanno costituito una società, pariteticamente controllata, che svilupperà servizi e progetti di comunicazione on line. La Maurizio Costanzo Comunicazion, tale il nome della nuova creatura, ha sede a Roma e realizzerà siti per personaggi pubblici e per aziende; offrirà servizi di consulenza nel settore della comunicazione d’impresa; organizzerà eventi speciali e corsi per la formazione alla comunicazione pubblica; garantirà infine servizi di monitoraggio televisivo e rassegne stampa. “L’idea è quella di mettere a frutto tanti anni di esperienza nel campo dell’informazione costruendo una comunità virtuale della comunicazione” ha dichiarato lo stesso Costanzo. www. mauriziocostanzocomunicazione.com.